Ritrovo Toscano della Pipa
Pipe => Le pipe estere => Topic aperto da: Cristiano - 19 Novembre 2005, 00:24:19
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Il proporzionato classicismo, l'essenzialità delle linee, la purezza dello stile.
Di qui scaturisce il mito della pipa inglese, nella stessa scia della bombetta e del tè delle cinque, forse.
Ma, andando oltre Dunhill e Charatan, la leggenda nella leggenda, le più conosciute, le più ricercate (specie la seconda per la storia tortuosa che l'ha contraddistinta) nei circuiti del collezionismo, quali sono le marche del mito.
Faccio alcuni nomi, senza pretesa di essere esaustivo:
comincio da Astley, storico brand londinese, di cui si ricorda il mitico negozio in Jermyn Street (ora in Burlington Arcade), con le splendide vetrine in mogano e i commessi impomatati.
Ma, anche, GBD che taluni considerarono pari, se non superiori, a Dunhill.
Comoy's, gemelle delle francesi Chacom, di cui Turchetto esaltò le Grand Slam e Ramazzotti le Blue Riband.
Barling, con le sue "transizioni" (non dimentichiamo la serie base, la "Standard Barling", ottima e a prezzo contenuto, o le "Guinea Grain").
Direi, per andare sull'artigianale, Milville, che vende le reject al mitico mercatino della Chiesa di St James.
Upshall con la sottomarca Tilshead.
BBB (Best British Briar e non quello che fu detto qui in incresciosi episodi).
Vorrei dire Sasieni, ma temo Ismaele (et dona ab-ferentes).
Sicuramente, molto ometto e altrettanto dimentico, a Voi continuare.
Io, con Alberto Sordi, mi limito a sospirare: " Ah, my London Town".
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Che poi permettimi, Segretario Dunillo, tutta questa atmosfera delle pipe e dei loro marchi prestigiosi si accompagnava a quella presenza discreta e classica dei piccoli "tobacconist" che tenevano bottega nei quartieri centrali della London di qualche decennio fa e che, finchè hanno potuto, hanno resistito ai nuovi costumi.
Bernardo
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ne era il prototipo proprio Astley, con il mitico Mr Andrews (mi pare si chiamasse così)
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Era da diverso tempo che volevo iniziare un piccolo lavoro sulla datazione delle pipe, specie quelle inglesi.
Leggere il cresciuto interesse sull'argomento, sia qui che in Auaf(che addirittura si è trasformato in sito "british pipes") mi ha dato la giusta carica per iniziare con un primo lavoro.
Sperando che possa farvi piacere leggerlo, ve lo "linko":
http://digilander.libero.it/tempioedonismo/CHARATAN.htm
A breve(si fa per dire :lol: ) seguiranno gli altri.
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Che poi permettimi, Segretario Dunillo, tutta questa atmosfera delle pipe e dei loro marchi prestigiosi si accompagnava a quella presenza discreta e classica dei piccoli "tobacconist" che tenevano bottega nei quartieri centrali della London di qualche decennio fa e che, finchè hanno potuto, hanno resistito ai nuovi costumi.
Bernardo
Trovo l'osservazione dell' Ill.mo Prence assai pertinente. Il ruolo di "piccoli templi" del buon gusto e della raffinatezza è, da sempre, nei settori più disparati, la spina dorsale di qualsivoglia nicchia di mercato per gaudenti ed esteti. Si pensi a cosa ne sarebbe, per esempio, della Firenze del "gottino di vino e due crostini" senza "Nuvoli" o "I Fratellini": il vuoto spinto fatto da cloni improvvisati, senza alcuna passione nè competenza, buoni soltanto a mescere vinaccio fatto con le presine da somministrare a chi è avvezzo a schifezze ben peggiori.
Colgo l'occasione per rilanciare nuovamente l'idea delle interviste a Castellana e Ricchi (... forse anche Nocentini e, perchè no, altri...), veri baluardi e punti di riferimento per il fumatore di pipa e di sigaro non dozzinale; ultimi baluardi e vanti per la nostra città e per la nostra regione. A mio giudizio, ospitate sul sito, sarebbero la testimonianza della continua presenza del silente popolo dei pipatori ed una buona informazione, fatta da persone competenti, riguardo al mondo della pipa ed al suo sviluppo, senza contare l'affermazione del collegamento privilegiato con la realtà gaudente del Toscopipa.
Vogliamo chiamarla "azione di supporto"? Riconoscimento alla professionalità e alla disponibilità? Fate vobis.
Per quanto riguarda Astely's ed altri famosi "tobacconist", cliccate qui:
http://pipepages.com/ast1.htm
http://pipepages.com/ft1
Sabato pomeriggio, a zonzo per far compere, mi sono anche fermato una bella mezz'ora nel negozio di Giovanni Castellana: il tempo è volato disquisendo di miscele, tabacchi e pipe. Il Prence ha ragione, non si può non tenere nel debito conto l'atmosfera di alcuni negozi condotti con passione e serietà e, lasciatemelo dire (perchè ad oggi è più unico che raro), una grande attenzione per il cliente e per le sue esigenze che, in tempi di centri commerciali, multistore e franchising selvaggio è andata completamente persa :( :(
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Of course, Castle-lana, the very british pipe store in Florence! :lol:
Teniamocelo caro!
Bernardo
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ne fui profeta nell'articolo Vecchi Negozi d'Europa, rileggiamolo e lanciamo iniziative adeguate
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Era da diverso tempo che volevo iniziare un piccolo lavoro sulla datazione delle pipe, specie quelle inglesi.
Leggere il cresciuto interesse sull'argomento, sia qui che in Auaf(che addirittura si è trasformato in sito "british pipes") mi ha dato la giusta carica per iniziare con un primo lavoro.
Sperando che possa farvi piacere leggerlo, ve lo "linko":
http://digilander.libero.it/tempioedonismo/CHARATAN.htm
A breve(si fa per dire :lol: ) seguiranno gli altri.
ottimo articolo perchè riporta tutti i passaggi con chiarezza e semplicità. Tra le fonti ci sono la Ryan e Musicò?
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ottimo articolo perchè riporta tutti i passaggi con chiarezza e semplicità. Tra le fonti ci sono la Ryan e Musicò?
Cristiano,
ti ringrazio per l'apprezzamento.
Hai perfettamente ragione sul fatto che io debba indicare alcune fonti, ed era mia intenzione farlo. Come vedi l'articolo è in continua evoluzione(così ho deciso di fare).
Ho appena aggiunto un lungo discorso proprio sulle fonti(eh si, la tua precisazione mi ha fatto capire che l'operazione andava fatta subito e non alla fine. thank you!)
Spero che a breve ne venga fuori un articolo completo e di un certo interesse.
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preciso che il commesso di Astley si chiamava Walters
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Belle le astley... Che poi nascondo sempre affascinanti segreti nella manifattura originale...
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Qualcuno di voi vorrebbe esporre la sua opinione sulle Castleford? Ne ho appena acquistata una, hand made by Colin Fromm.
Grazie
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mai sentita :oops:
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Se vuoi vederla, Cristiano, vai qui:
http://picasaweb.google.com/caloverre/ColinFromm
Poi ti darò qualche notizia su questa marca inglese prestigiosa, di breve vita e ormai estinta.
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recentemente ho ritrovato le pipe di mio nonno, immaginate che gioia!
tra queste c'è una pipa in schiuma della barling...
qualcuno mi saprebbe dare delle informazioni a riguardo, deve essere stato un pipa discreta a giudicare dallo strato di carbone che ha...
e soprattutto come fare a rimmetterla a nuovo senza però fare interventi troppo invasivi?
un' altra pipa è una curva in radica sabbiata con un bel fornello importante, che reca scritto sul cannello"olimpia BGB". questa è decisamnte la più nuova
di questa qualcuno sa qualcosa? in realtà non so neanche se è inglese...
grazie mille
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Le Barling erano di schiuma Tanzania lavorate da una ditta su l'isola di Mann,ne abbiamo parlato da qualche parte,comunque ottime pipe ,ottima schiuma.
La crosta va rimossa,nelle schiume la crosta deve essere sottilissima.
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grazie del consiglio...
di crosta ne ho tolta un bel po' anche se non tutta, carta vetrata sul bocchino, un po' di alcol e oggi l'ho fumata con del comune, effettivamente non è male.
grazie ancora
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ne era il prototipo proprio Astley...
Astley's, 109 Jermyn St, London
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STI CAZZI !!
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consiglio esplorare il mondo Cadogan