....ho ancora la cicatrice della scottatura che mi son preso la prima volta che la fumai....ma non ho mollato!! 8O :lol: In effetti, è neutra e permette di godere appieno del gusto del tabacco.Pecato, appunto, che la terracotta trasmetta tutto il calore all'esterno...
approposito: le pipe in argilla, sono da identificare con la terracotta, in quanto non è pensabile l'esistenza di pipe in argilla cruda. Di argille ne esistono di infinite tipologie e sono tutte più o meno adatte per essere cotte. Quelle destinate alle pipe sono principalmente di due tipi: argilla bianca e argilla rossa, la differenza sta nella presenza di alcuni minerali di cui sono composte: prevalente presenza di silicati di alluminio e magnesio per le prime, ossidi di ferro, manganese, ecc ecc per le seconde.Le argille bianche secondo me danno una fumata più neutra, anche se ricca di sapore.
Sulla porcellana non mi pronuncio più di tanto perchè il materiale è talmente duro e compatto che non riesco ad immaginare qualcosa di diverso da una inondazione di acquerugiola dopo pochi minuti dall'accensione. Analogamente eviterei anche tutte le terrecotte smaltate.
Io ho importato dal Sudafrica Calabash con fornello in gesso, come si facevano alla fine dell'800. Ne ho ancora qualcuna, l'ultima è stata acquistata da un ns associato di PES (Lupopipatore). Neppure lui credeva che le facessero di gesso e che questo potesse fumare meglio di ogni radica. Io vi sfido, provare per credere! Anche se non è molto difficile da credere, data la porosità del gesso da presa. Respira meglio di qualsiasi radica, quindi la fumata è fresca e asciutta.
Io ho importato dal Sudafrica Calabash con fornello in gesso, come si facevano alla fine dell'800. Ne ho ancora qualcuna, l'ultima è stata acquistata da un ns associato di PES (Lupopipatore). Neppure lui credeva che le facessero di gesso e che questo potesse fumare meglio di ogni radica. Io vi sfido, provare per credere! Anche se non è molto difficile da credere, data la porosità del gesso da presa. Respira meglio di qualsiasi radica, quindi la fumata è fresca e asciutta.L'unico inconveniente a mio avviso è che il fornelloè fissato alla zucca, 1quindi difficilmente intercambiabile, quando sarà saturo. Ma quello è un altro discorso. Forse i signori di una volta le buttavano o le facevano rifare (che è quello che ho in mente io, sostituendo il fornello di gesso con uno di schiuma di mare.Vedo cmq che ci sono tante opinioni in materia, ma poche esperienze.Ma una chioggiotta che sia una chioggiotta, l'avete mai fumata? provate e poi mi direte...saluti Tzip.s.: Per una migliore leggibiltà dovresti accorciare la foto, grazie
Per ciò che concerne i tabacchi, concordo con il fermano Gate: una esatta filologia della pipata richede tabacchi coevi. Dimentichi però che le pipe sono moderne, benchè di terracotta.
Mi sembra piccola cosa, invece, dire che la pipa brucia. Fumata correttamente una pipa non deve scottare, nemmeno una chioggiotta. Prova a far durare tre grammi di tabacco a costo della vita, vedrai che il fornello sarà tutto, meno che infuocato.
allora la calabassa che spacciavi l'anno scorso aveva il fornello interno di gesso e non di schiuma?Truffa, raggiro, grassazione Pino, da' retta... datti all'ippica!!!! Già me lo vedo equusergosum! :roll:
Tutte le olandesi erano di gessotzi
Dai un'occhiata alle pipe di radica fine 800 e alle nostre: sono uguali eppure i tabacchi fumati erano diversi...A sentirti ragionare mi viene il sospetto che tu non abbia mai fumato una chioggiotta...