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Topics - TheGatesOfFate

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Off topic / Nicola Rizzi
« il: 21 Ottobre 2006, 14:30:25 »
Ieri purtroppo ho appreso che è venuta a mancare Maria, fedele consorte di Nicola Rizzi.

Voglio perciò esternare le mie più sentite condoglianze a Nicola.

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I Tabaccai / Tabaccheria Floppy - SBdT
« il: 15 Ottobre 2006, 10:30:57 »

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Generale / Museo
« il: 06 Settembre 2005, 19:07:55 »
Colgo l'occasione per invitarvi alla giornata ufficiale di inaugurazione del Museo della Pipa del Pipe Cigar Club di Fermo.
Ecco il programma:
http://fabpha.allhyper.com/museo.pdf

Se vi va ci si vede lì e magari se vi fa piacere possiamo organizzare una copiosa cena per far quattro chiacchiere e fumarci qualche bel tabaccuccio.
Vi aspetto! :twisted:

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Off topic / MMORPG
« il: 13 Agosto 2005, 21:32:49 »
MMORPG, ovvero Massive Multiplayers Online Role Play Games, in parole povere Giochi di Ruolo on line a partecipazione massiva.

Il primo e più affascinante gioco di ruolo on line in Iltalia è stato "La Quarta Profezia".
Si trattava di un gioco di ruolo ad ambientazione medioevale, dove ci si immergeva in un mondo di isole, castelli, guerre e alleanze. Sembrava quasi una realtà parallela, un mondo dove fuggire alcuni minuti(o ore) al giorno, reale quanto la vita quotidiana, ma diverso abbastanza da far viaggiare la nostra fantasia...

Ci si immergeva visivamente col nostro "alter ego"(personaggio da noi creato in quel mondo, scegliendo tra gli stereoptipi: mago, arcere, guerriero o innumerevoli incroci delle 3 classi), incontrando in lidi e scenari medioevali altri giocatori e interagendo con essi, passeggiando per sentieri e parlando, agendo, insieme a personaggi che, dall'altra parte dello schermo, erano reali quanto noi.
L'esperienza è stata magnifica, tanto da farmi smettere di giocare a qualsiasi gioco per computer...L'esperienza di avere di fronte "personaggi" guidati da persone reali mi ha fatto capire quanto sia stupido giocare con giochi reali "stand alone", dove lo scenario e i vari mostri sono creati dal computer, così stupidamente da odiarli nella loro "silicità".

UN giorno L4P Italia morì, lasciando un grande vuoto nei giocatori italiani.
Decidemmo perciò di trasferire la comunità italiana in un server americano.
Del resto i nuovi MMORPG si prospettavano ancor più accattivanti per veste grafica, ma ingiocabili dal punto di vista umano, e realmente esosi, quanto ad abbonamento annuale(v. DAOC, ovvero Dark Age Of Chamelot).

Per chi vuol rivivere momenti bellissimi in giro per Altea(Regno immenso, formato da numerose isole) può venire a trovarci nel server americano KC(=Kingdom Connection).

VI è una numerosa comunità italica, in eterna lotta contro le comunità francesi, americane e sudamericane...

Il gioco è intuitivo e avvolgente. Si gioca in uno scenario grafico medioevale.
Per iniziare basta andare sul sito di KC ( http://www.the4th-coming.com/t4c/ ) e scaricare il "client"(programmino che permette di entrare nel mondo. Non è un dialer, per cui la connessione internet RIMANE la vostra abituale). Scaricato il client si può fare un tour gratuito di una settimana, per rendersi conto del gioco.
Se poi si decide di continuare, l'abbonamento costa quasi una sciocchezza(tipo una trentina di Euro all'anno).

Passateci a trovare(anche solo col trial), non ve ne pentirete!!
Vi assicuro che c'è gente italiana che è da 6 anni che gioca alla Quarta Profezia e non ci rinuncia per nulla la mondo.


perchè nella vita serve anche una realtà parallela(meglio se in ambientazione medioevale), in cui fuggire...sia che la vita vada bene, sia che la vita vada male. E assicuro il realismo completo. Quegli attimi si vivono davvero, insieme a gente reale come noi che viaggia in questo fantastico mondo che è Altea.

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E.M. / Addio Dunhill
« il: 12 Agosto 2005, 14:24:32 »
Salve a tutti.
Vi son mancato? No? Pazienza...

Torno per dare una triste novella(magari è già nota, non ho controllato qui o negli altri forums se qualcuno si è premurato di avvertire i poveri pipatori):

Il Dunhill my mixture 73 (insieme ad altri nobili rappresentanti della stirpe presente nel negozio londinese di dunhill) è "DISCONTINUED".

Lo venderanno fino ad esaurimento scorte, e poi...ADDIO.

Sembra che il negozio di Dunhill non abbia più interesse a vender tabacchi. Me l'hanno detto direttamente i Signori della Dunhill...

...triste notizia, soprattutto se si pensa che era(forse) la miglior EM disponibile oggi. Ancor peggio fa paura la tendenza a smantellare tali tradizioni e simboli.

Peccato.

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Le pipe estere / Oltre la radica
« il: 12 Marzo 2005, 21:14:47 »
Non nego che le pipe fatte di legni diversi esercitano su di me un certo fascino. Abituati come siamo alla pipa in radica di erica ed alle sue convenzioni(affascinanti ma anche stancanti, se si vuole…) che convergono categoricamente ed implacabilmente sulla fiamma(magari fosse sempre perfetta!) o sull’occhio di pernice(magari fosse sempre fine ed uniforme!), quando non son sabbiate o rusticate, spesso ci dimentichiamo dell’uomo e della sua indole di ricerca. Sperimentare è affascinante ed appagante. A parte l’olivastro, che ormai è divenuto “comune” grazie anche all’estro del grande Tom Spanu, ci sono molti altri legni che possono divertire e soddisfare, se non addirittura stupire. Dal limone al ginepro(anche qui la diffusione è merito principalmente del Maestro Spanu, specie del limone, visto che pipe di ginepro ne ha fatte davvero poche), si può spaziare negli esotici legni africani, grazie al mitico pipemaker sudafricano Johan Slabbert, che commercializza in internet una serie di pipe col marchio Jobert.

Nel tempo ho acquistato diverse pipe da Johan, e devo dire che oltre ad apprezzare alcuni legni che mi hanno deliziato e stupito per fumabilità e sensazioni(soprattutto il Mopane, l’african blackwood il leadwood ed il bubinga, ma anche il black-hookthorn e l’olivastro africano), ho anche molto apprezzato la squisita professionalità di questo pipemaker(e da tempo ormai lo considero un amico vero), che a fronte di prezzi “umani” esegue spedizioni velocissime ed assicurate, senza sovrapprezzo(in pratica il prezzo che si legge nel sito comprende la spedizione).

Un discorso a parte meritano 2 grandi pipemakers(nonché anch’essi cari amici):
Trever Talbert e Joseph Prammer. Entrambi realizzano pipe in legno fossilizzato, per una fumata, antica quanto intrigante. Purtroppo tale materiale risponde a leggi restrittive di approvvigionamento, perciò è difficile poter acquistare una di queste pipe, nonché anche oneroso economicamente.

Un cenno lo meritano anche le pipe in eucalipto, pur se il pipemaker che se ne occupa non ha una produzione costante, né certamente una “mano” esperta. Ne risulta una pipa scandalosamente grezza nella lavorazione, ma pur sempre da provare come sensazione di fumata.

Infine mi pregio di citare la “pipa del fin del mundo”, creata nella “tierra del fuego”, in Argentina, usando un paio di legni stranissimi. Il primo si chiama LENGA e addirittura evoca una sorta di misticimo. Si tratta di un albero che pur sviluppandosi in altezza per decine di metri, vive su uno strato di terreno di pochi centimetri, e quando cade(per i forti venti) si rigenera. L’altro legno si chiama Cohihue e le pipe prodotte con tal legno vengono accessoriate con bocchini che spaziano tra il legno “carandai” e il corno di cervo rosso!! Nella produzione di tale pipemaker è comparsa di recente anche la pipa di “graffito”(credo sia grafite), che ancora non ho avuto modo di provare. A breve colmerò questa imperdonabile lacuna. Spettacolare è anche la lavorazione e l’originalità delle forme.

Se la cosa interessa, posso per il futuro continuare a parlare dell’argomento e descrivere le mie senzazioni di fumata per ogni “legno”, perché come avrete intuito, tranne che per la graffito, ho almeno un esemplare di tutti i legni citati, e li fumo con molto piacere!
Devo infine dire che molto tempo fa vidi una pipa di rosa, la quale mi incuriosì molto. Purtroppo non ebbi mai modo di trovarne sul mercato, perciò non ne posseggo ancora. Se qualcuno ha notizie di pipemakers che usano tale legno lo pregherei di segnalarmelo!

Infine segnalo i links, per chi fosse come me istintivamente portato alla sperimentazione:

Pipe Jobert – Sudafrica: http://www.jobertpipes.co.za/
Talbert Pipes – Francia: http://www61.pair.com/talbert/index.html
Prammer – Austria : http://www.pfeifen-prammer.com/
Pipa di Eucalipto – Ecuador : http://www.geocities.com/lubaqtemp/
Pipa del la fin del mundo – Argentina: http://www.pipaspiombo.8m.com/about.html

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I ritrovi / ...lungo la via catartica della perdizione
« il: 21 Febbraio 2005, 15:13:30 »
Visto che amate fare i pellegrinaggi ascetici per gli ameni luoghi del fumo, perchè non programmate di fare un salto da queste parti?
Le Marche...
Volgendo un timido sguardo verso Pesaro, coi suoi numerosi laboratori, si inizia a scorgere anche Jesi, terra del Maestro Tonino Jacono. Poi verso il mare ci si imbatte coi vari Moretti e Lorenzetti di Recanati, fino a giungere a Fermo da Lubinski, volgendo anche un timido sguardo alla dismessa fabbrica di Loreto, che appunto non canta più, la Raganella...
Vi son poi un paio di tabaccherie da non perdere, fino a San Benedetto del Tronto, dove negli anni si sono stivate pipe antiche ormai introvabili, che i proprietari tengono celate al pubblico e mostrano(e vendon anche di malavoglia) al vero appassionato.
Vi è anche il Pipe Cigar club di Fermo(col Presidente Luciano Catini valente hobbista nel creare pipe meravigliose), ed il nascente Club degli Edonisti in quel di Monterubbiano, paese "eretico" dove alcuni lussuosi ristoranti accettano anche abbondanti libagioni private(a porte rigorosamente chiuse) pei "miscredenti" adoratori del tabacco, consentendo il diffondersi del pregiato etereo fumo dei fornelli.
Può capitare di incontrare anche qualche pipemaker straniero, appositamente invitato a mostrar la propria arte(per esempio presto sarà da noi l'amico, nonchè prestigioso artigiano tedesco, Oliver Brandt).

Che dire di più?
Vi aspetto!

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Off topic / Salve a tutti
« il: 19 Febbraio 2005, 16:34:09 »
Ritengo perfettamente inutile presentarmi...penso che mi conosciate quasi tutti.
Sapete quindi anche che non sono toscano ma son venuto comunque a far "quattro chiacchiere".

A presto.

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