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Post - TheGatesOfFate

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Le pipe estere / Peterson
« il: 28 Giugno 2008, 17:25:54 »
Citazione da: "mificrozet"
Citazione da: "TheGatesOfFate"


...

Inoltre l'interazione legno-tabacco è per forza di cose sempre negativa, a meno che la radica non sia stata trattata in modo pesante (v. oil curing)
Le sostanze contenute nel legno, infatti, non hanno mai un buon sapore, nè possono concorrere al gusto, se non in modo negativo.
Esse possono peggiorare la percezione del tabacco.

Chimicamente può essere dimostrato che tutte le sostanze eventualmente rilasciate dalla radica (col calore) sono sgradevoli.

...


In natura non esiste nulla, ma proprio nulla, che possa essere scientificamente definito sempre positivo o sempre negativo, persino il curaro, veleno potentissimo, ha effetti clinici apprezzabili, nelle giuste quantità.

La percezione dell'interazione legno/tabacco è personale, può piacere a disgustare, esattamente come c'è chi ama i vini dolci o chi preferisce i secchi ed alcuni sapori che possono sembrare particolari trovano comunque sempre degli apprezzatori, proprio perché esiste il gusto, personale ed infinito, non classificabile e non chimicamente valutabile.

C' è chi fuma il tabacco secco e chi lo umidifica, chi fuma in pipe grandi e chi in pipe piccole, chi in pipe di legno e chi in pipe di schiuma, ogni tentativo di classificare, catalogare far passare per un laboratorio chimico il gusto per stabilire quale è esatto e quale sbagliato sarà sempre una mera operazione di retorica allo stato puro.

Vi è invece, sempre collegato al gusto, una tradizione vecchia si secoli, quella di rendere elitario ciò che piace a pochi, di rendere esclusivo ciò che non è popolare, è un vecchio esercizio praticato dalla notte dei tempi, che fa il paio con quello che vuole la cultura noiosa, barbosa, elitaria e rifugge ogni tentativo di renderla popolare e quindi estesa.

Ma alla fine si tratta sempre di gusto e nessun laboratorio chimico, strisciate di carta alla mano potrà mai dire che un determinato gusto è giusto ed un altro sbagliato perché ciò presupporrebbe una pietra di paragone invariabile che in questo campo non esiste essendo tutto variabile ed aleatoria.

Si è riusciti a dimostrare che persino il tempo, in determinate condizioni, non rappresenta una costante ma è una variabile, figurarsi il gusto !

 8)  8)  8)



So benissimo che hai il gusto dell'orrido.
Ma non fai statistica.

ti conviene andare a studiare un pochino, invece di giustificare la tua somma ignoranza e non cultura con la scusa dei gusti sono gusti o del tutto è relativo.

Per ora, come ti ribadisco, non puoi far altro che organizzare cene, fotografare strade e cibo, e presenziare in tutto il mondo.
Il resto ti è fatalmente negato.

Ciao.

P.S. Caro DoctorPipe, cosa ti dicevo?
Per fortuna ho ancora la libertà di non dovermi per forza mischiare con la cacca.
adiuex!

2
Le pipe estere / Peterson
« il: 28 Giugno 2008, 17:06:10 »
Citazione da: "DoctorPipe"
La lettura di questo nuovo post di TheGatesOfFate mi suscita nuovi dubbi ed interrogativi. Gabibbo a parte (???),
- non hai nominato tu la verniciatura. Hai parlato di lavorazione. A me, però, sulla base di un dato meramente ispettivo sulle pipe viste e prese in mano fin ora appare evidente che l'interno delle Peterson non è "al naturale", ovvero legno vergine, ma presenta lo stesso colore dell'esterno, ovvero è stato, "colorato", per lo meno "mordenzato", ovvero irrorato di mordente per immersione. Che le Peterson siano colorate per immersione l'ho letto più volte in altri siti. Se qualcuno ha informazioni contrarie, abbia la cortesia di dirle.
- a me sembra che esistano molte pipe artigianali ed anche di grandi marche (Savinelli, ad esempio) "lisciate" a dovere all'interno, con una cura di poco inferiore all'esterno, ma non verniciate. Persino le Lubinski a 35 euro sono molto accuratamente lavorate all'interno. Scusate il paragone irriverente.
-le tue considerazioni sulle "emissioni" della pipa mi sembrano molto negative, le più negative che abbia mai sentito. Mi chiedo allora, scusate la fatale ignoranza, perchè non passiamo tutti alla schiuma.






L'interno del fornello di alcune Peterson è colorato, ma questo vale soprattutto per i modelli di fascia bassa e media.
Le mie considerazioni sulla lavorazione interna del fornello vertevano su pipe di fascia alta.

Non fumiamo tutti le schiume perchè esse sono lungi dall'essere neutre.

Inoltre l'interazione legno-tabacco è per forza di cose sempre negativa, a meno che la radica non sia stata trattata in modo pesante (v. oil curing)
Le sostanze contenute nel legno, infatti, non hanno mai un buon sapore, nè possono concorrere al gusto, se non in modo negativo.
Esse possono peggiorare la percezione del tabacco.

Chimicamente può essere dimostrato che tutte le sostanze eventualmente rilasciate dalla radica (col calore) sono sgradevoli.
Il resto è solo fantasia, a giustificare il "tanto al chilo" (o, se preferisci, il "tanto pe' cantà"...)

Molte delle differenze di "spettro" del sapore tra le marche prestigiose (dunhill, charatan ecc.) hanno motivazioni che ricadono in altri fattori, quali la combustione, la temperatura del fumo, la gestione della condensa ecc. ecc.
Entrambi i legni sono stati trattati per essere dei "pezzi di marmo" (parlo di charatan con un lunghissimo "air curing" e di dunhill con l'oil curing).

La radica di erica è stata a suo tempo scelta per le ottime caratteristiche di tenuta al calore, ed altri fattori quali appunto una maggior neutralità rispetto a legni più emissivi.

Una esperienza didattica in questo senso è provare una pipa clay, che raggiunge spesso temperature maggiori, ed il gusto cambia.

infine vi è nei diversi materiali un diverso comportamento "centrifugo" e "centripeto".

Posso anche affermare con certezza (esperienza diretta) che un materiale decisamente superiore alla radica è la cosiddetta "morta".
imbattibile nel restituire le più sottili variazioni e sfumature del tabacco, con una freschezza ed un piacere unico.

Il contrario, insomma, delle pipe "impestate", piatte e monotonicamente caratterizzanti (in negativo) nonchè poco accorte costruttivamente che qualcuno più sopra nomina in virtù di un nonsenso qual'è il presunto piacere di un'interazione con le schifezze che emette il legno.

Purtroppo, come spesso ho avuto modo di ripetere nel tempo, i cosiddetti artigianelli italici (così come i freehander danesi, tedeschi, americani ecc.) hanno saputo sapientemente spostare l'attenzione dei consumatori in campi a loro favorevoli.
L'estetica, la fiammatura, l'occhio di pernice, il "golden contrast"...tutti parametri dove oggi si costruisce il prezzo (è assurdo!!!).
non vi è più l'attenzione al solo parametro fondamentale, cioè la fumabilità.
Perchè la fumabilità richiede tradizione, mezzi, e studio.
L'estetica richiede invece "manualità praticona", che è alla portata dei più.

Non vi è, in definitiva, una volontà (nè delle possibilità concrete, almeno io non le vedo...) ad abbandonare questi canoni estetici.
Nè ad abbandonare la radica...e ormai sarebbe anche ora di andare avanti.

La "morta" è solo un'esperienza di èlite, un concreto e grande passo avanti per pochi...
Ma anche la clay, per certi versi, è meglio della radica.
La schiuma no...ci mette troppo del suo.

Ci sarebbero molti altri materiali, oggi giorno...
Ma vallo a spiegare alla gente...
La radica dovrebbe essere rilegata ad un discorso "vintage"...la ricerca del blasone (charatan, dunhill ecc.) del tempo che fu. Un po' come per i grammofoni.
E sarebbe ancora più affascinante...

Infine non ti nego che sono intervenuto di malavoglia in questo 3D, e solo perchè ho letto la tua mis-interpretazione del mio discorso, per quel che concerne la vernice (ho letto che hai parlato di vernice anche su FLP riferendoti a questi discorsi)
Di malavolgia perchè avevo da mesi abbandonato i forum della pipa e vorrei continuare per quella strada scelta.
Capirai anche che mi trovo in netta situazione di estremo fastidio a condurre una discussione del genere in un 3D ove vi è la presenza di portatori di "cul-tura" all'amatriciana.

Quindi, se non vi è altro, ti pregherei cortesemente di far cadere il discorso (naturalmente per quel che concerne me e le mie affermazioni, per il resto dei concetti fai pure come vuoi, ci mancherebbe) ad evitare il richiamo di miei futuri interventi.

saluti e grazie.

Fabio Ferrara.

3
Le pipe estere / Peterson
« il: 26 Giugno 2008, 16:57:00 »
Citazione da: "DoctorPipe"
Tornando a bomba sul post di TheGatesOfFate, qualcuno condivide le sue idee sulla verniciatura del fornello?



Ciao.
Personalmente non ho mai parlato di verniciatura.

Si riportava semplicemente il fatto che le Peterson sono lavorate finemente anche all'interno del fornello, quando invece artigiani ed altre ditte si limitano a lasciare la grezza finitura dell'utensile da foratura.

Tecnicamente potremmo definirla differenza di rugosità.

Questo viene fatto perchè l'interazione radica-tabacco-calore è sempre negativa, perchè il calore facilita l'emissione del legno, per quel che concerne sostanze che risultano sgradevoli.

Ecco perchè le pipe necessitano del cosiddetto rodaggio.

Lo strato di cenere rappresenta un ottimo isolante, e quando si è formato, la pipa inizia a concedere il buon aroma del tabacco, perchè le interazioni col legno divengono molto più blande.

Vorremmo fumar tabacco, infatti, e vorremmo che le sostanze emesse dal legno (tutte indisitntamente sempre sgradevoli al gusto) non vengano ad inficiare la bontà della fumata.

Questo si ottiene selezionando, bollendo, stagionando ed eventualmente trattando (V. oil cured) la radica.

Peterson cerca di prevenire le interazioni fin dall'inizio, lavorando "a specchio" l'interno del fornello.
Questo minimizza le interazioni fin dall'inizio, però si presta ad una formazione anomala di condensa che risulterà sgradevole per più tempo, visto anche che la cenere avrà una difficoltà maggiore ad aderire ad una superficie più liscia, e perciò a formarsi permanentemente.

Del resto certe altre pipe, invece, si prestano maggiormante alla liberazione di sostanze dal legno, che andranno a depositarsi in tutto il tragitto del fumo, lasciando un impronta poco piacevole per molto tempo.

La radica, inoltre si impregnerà più facilmente dell'aroma del tabacco, ed avrà più difficoltà ai cambiamenti dei vari tabacchi, rimanendo appunto "impestata" (mi si perdoni il termine poco ortodosso) dal tabacco precedente.

I discorsi che ho letto sulla neutralità non hanno nessun senso, perchè, semmai, sarà la pipa troppo esposta alle interazioni tabacco-legno-fuoco a metterci del suo (che, come ripeto, non è un aroma piacevole) e ad appiattire fatalmente qualsiasi tabacco, condendolo delle sue "schifezze".

Risulterà quindi molto più monotona una pipa del genere, rispetto ad una pipa neutra.
La pipa neutra, infatti, è in grado di far apprezzare qualsiasi sfumatura di un tabacco, quando una pipa che "emette sostanze dal legno" tenderà ad impestare dei suoi cattivi effluvi qualsiasi tabacco.
Vi sono pipe poco curate sotto questo aspetto (a partire dalla bollitura della radica) che sovrasteranno coi loro malefici effluvi qualsiasi tabacco, tanto da rendere ogni fumata uguale, ed ugualmente cattiva.

Una shell di dunhill, invece, è costruita per azzerare qualsiasi interazione legno-tabacco, e risulterà molto adatta a valorizzare i tabacchi che vi saranno fumati dentro.
Non avrà, poi, nessun effetto "memoria" rispetto ai cambiamenti dei vari tabacchi.
Essa sar anche sapientemente disegnata nella forma, per evitare la condensa.

Purtroppo queste sono considerazioni che abbisognano di saperi tecnologici, e di studio dei materiali.

Queste discipline non sono alla portata degli "artigianelli", che quindi si comportano con fare empirico, ed i risultati delle loro pipe sono continua dimostrazione ed esempio negativo in proposito...

Ancor meno sono alla portata di gente come il gabibbo (che in questo 3D ha tentato goffamente di salire in cattedra) che al limite potrebbe esser capace di offrire un parere su una amatriciana.

Ma anche in quel caso avrei i miei dubbi, perchè, ricadendo la valutazione in ambiti che presuppongono un gusto, le varie gradazioni dello stesso sono spesso e volentieri distinte da piani culturali e sensibili abbastanza precisi.

ciao,

TGOF

4
Off topic / Pipetime caos
« il: 17 Maggio 2008, 14:03:46 »
Citazione da: "beppegrullo"

relax yourself non è poi una gran perdita
In tutta franchezza. secondo te vale davvero la pena scannarsi e offendere per i forum pipari?



Qui non è questione del come e del perchè scannarsi.
La cosa è ben diversa.

Poi se lei preferisce giustificare tutto e tutti in modo così semplicistico in nome di non si sa cosa, questo è un altro discorso.

Se vuole convivere insieme alla cacca faccia pure.
Così magari si rilassa.

saluti,

TGOF.

5
Off topic / Lutto
« il: 16 Maggio 2008, 20:44:43 »
Lego solo ora.

Mi unisco alle condoglianze.

TGOF

6
Off topic / Pipetime caos
« il: 16 Maggio 2008, 20:41:20 »
...e che c'è da capire?
opera dei soliti noti...è chiaro e limpido come il sole.

...e dopo cose del genere mi chiedo come si può annoverarli e tollerarli tranquillamente nelle proprie fila, o semplicemente collaborare, visto che è ampiamente dimostrato che sono capaci di tutto.

Chi li ospita o chi ci collabora (facendo finta di nulla) evidentemente è corrotto (come minimo ha interessi ed è costretto a chiudere entrambi gli occhi o è fatto della stessa loro "pasta").

Altrimenti non si spiega che in quello che dovrebbe essere un'hobby ci si debba accomunare a siffatta feccia.

Inoltre, chissà perchè il casino lo fanno sempre in casa d'altri e non in casa loro...

Sono solamente pupazzi di pezza privi d'orgoglio, che non hanno neanche il minimo coraggio di firmarsi, in mezzo ai soliti gabibbi che approfittano per comparire in veste "ufficiale" (e dimostrare, se ancora ve ne fosse bisogno, la loro pochezza)

Una mossa studiata (male), insomma, triste e sotto gli occhi di tutti.
Sic et simpliciter.

Se poi non volete "vedere", beh, IO francamente me ne impippo.

Porgo solamente i migliori auguri a tutti.
 8)

ciao.

Fabio.

7
Off topic / Buona Pasqua
« il: 23 Marzo 2008, 13:24:42 »
...e siccome certi giorni festivi "provocano", oggi ho pensato bene di dar fondo ad un Solaia 2002 annata diversa.

In segno di riconciliazione (visto che comunque si parlava di "beoni", non credo sia il caso di ingenerare lotte interne alla categoria, solo per diverse opinioni sulla scelta del "carburante") l'ultimo bicchiere lo innalzo alla salute di tutti.

 8)

TGOF

8
Off topic / Buona Pasqua
« il: 23 Marzo 2008, 00:41:13 »
Citazione da: "coureur-des-bois"
Mah!.... Duecentocinquanta euro per una bottiglia, proverei a spenderli meglio. Conta il vino, non l'etichetta!
Bernardo



Purtroppo quel vino è uno di quelli che merita la fama che ha.
E non ha il prezzo che gli attribuisci...nel senso che le ultime 3-4 annate le ho trovate tutte comodamente sotto ai cento euro.

Certo, non è al livello di certi bordolesi
 http://www.chateau-cheval-blanc.com/flash/cheval.htm
per esempio,
ma è stata sicuramente la prima etichetta a mostrare che ci si può avvicinare anche in Italy a certi livelli.

Certo, poi tutti si sono dovuti adeguare al nuovo "trend", ed ora forse anche il tavernello è meglio dei top italici di 50 anni fa.

Resta il fatto che di "confinanti" e "improvvisati" non so che farmene...fan parte della solita "trista" mentalità tutta italiana, che tende a non discernere il bello dal brutto facendo di tutta l'erba un fascio, credendo per giunta d'esser "furbi" e risparmiatori.

Un po' come per le pipe insomma...c'è sempre lo "zimbello" di turno che "ammicca", con la nuova e fiammante "marcazzo marcazzi" in bocca da 42 Euri "esentasse", e pensa di poter ridere di chi invece fuma dunhill...

Le solite cose...che ci vuoi fare.

"Noi" tiriamo dritto comunque.
 8)

Ri-Buone Feste a tutti.

TGOF

9
Off topic / Buona Pasqua
« il: 22 Marzo 2008, 14:37:24 »
Citazione da: "novizio"

anche io il vino costoso e troppo infiorettato dalla critica lo lascio ai gonzi; in Toscana poi, si produce: sangiovese, trebbiano, colorino, canaiolo, mammolo e il grandissimo aleatico, tutto il resto, fanno bene a berselo gli americani. :wink:  :wink:



Vai tranquillo che vai bene così!

"Ad ognuno il suo."
 :lol:

A me il "mio".

http://www.sassicaia.it/

10
Off topic / Buona Pasqua
« il: 21 Marzo 2008, 22:28:35 »
Citazione da: "coureur-des-bois"

Suggeritemi un buon vino, invece che le olive! :lol:
Buona Pasqua!
Bernardo



A Pasqua siamo tutti più buoni  :lol:
Perciò voglio regalarti questo consiglio enologico prezioso:

Petit Verdot "Lienà" di Giovanni Chiappini.



Lo avete lì in Toscana, ed è una delle pochissime occasioni per poter (de)gustare un Petit Verdot in purezza.


http://www.giovannichiappini.it/

L'unica alternativa italica, che io sappia, è il Petit Verdot di Casale del Giglio (nel Lazio), ma con obbiettivi, risultati (e prezzi) molto più modesti.
http://www.casaledelgiglio.it/

Buona Pasqua!

TGOF

P.S.
Qui hai un colore importante e un seducente cromatismo; qui gli aromi profondi, imperativi e circuitori dei piccoli frutti del bosco e delle spezie orientali. Qui il vortice garbato degli umori in sintonia, umori freschi e carnosi, che fluttuano all'aria senza necessità di "urlare" la loro presenza. Tu non puoi farne a meno: li cerchi e li odori, e non ti viene da smettere, per il timore di perderne un passaggio. Dalla scia floreale che emerge sulla via intuisci la finezza e il chiaroscuro, dal fondo del bicchiere la purezza dei gesti.

Una bocca melodica e sentimentale ti scuote e interroga: "possibile una tale bellezza?". Eppure, a ben vedere, sei sicuro della tessitura, che è tessitura da giorni di festa, in odor di seta, così come di quel timbro tannico giovanile e croccante, di una dolcezza elegiaca. E sei pure certo, nella confusione beata che ti prende lì per lì, di sentire le erbe aromatiche unirsi alle suggestioni di macchia, ed il sapore acquistare nettamente in calibro e pienezza, quale compendio ispirato di frutto e solarità. E ti accorgi pure di masticare succo d'uva, per averne di ritorno una espressività senza filtri, accattivante, irresistibile, dove non c'è posto - guarda un po' - per la fisicità. Eppure sei qui, in compagnia di un vino generoso e forte, da cui è facile intuire la saldezza e l'attributo virile. Sai cos'é? E' una sorpresa fulgida questo bicchiere, per maturità, complessità e portamento, e la felicità di un incontro fortunato mi spinge all'inimmaginabile: che in lui dimori l'anima bolgherese finalmente rivelata, al punto tale da acquisire un senso. Sì, un vino che se ne frega della costituzione varietale, di autoctonie e internazionalità, e che più lo "ascolto" più lo sento parlare livornese.

Ad un prezzo che non so (ma suppongo non troppo amichevole), con una tiratura di 1000 pezzi, ecco un piccolo esempio di beltà senza confini.


estratto da:
http://www.acquabuona.it/appunti/annosette/fp185.shtml

P.P.S.
Giovanni Chiappini ha origini marchigiane (esattamente era di Ripatransone, che è ad una ventina di km da Monterubbiano).
 :P

11
Generale / Valutazioni
« il: 27 Febbraio 2008, 21:46:27 »
Citazione da: "coureur-des-bois"
E ci saranno sempre pipe che faranno acqua! :D
Bernardo




Questo è poco ma è sicuro.
Con certi maestri d'ascia che abbiamo in giro...la "tradizione" è assicurata.
Di "fisico" hanno sopratutto la faccia (tosta!)

 :lol:

cheers,

TGOF

12
Generale / Valutazioni
« il: 27 Febbraio 2008, 21:31:52 »
Citazione da: "coureur-des-bois"
E il Mito? E la Poesia? E il Sogno? E l'Illusione?
Bernardo



Sono astrazioni sprecate ed OT rispetto ad un mero 3D che aveva solo la pretesa di cercare una possibile soluzione terrena ad un problema "materiale" qual'è l'acquerugiola di un misero pezzo di legno lavorato, di nome charatan....
...ed infatti non la spiegano nè la risolvono di certo, cosa che invece la fisica può fare in modo efficace.

  :P

cheers,

TGOF

13
Generale / Valutazioni
« il: 27 Febbraio 2008, 20:56:43 »
Citazione da: "coureur-des-bois"
Solo "matching"? Bah! Mi sa che il fare più o meno acquerugiola, sia uno di quei misteri che rendono affascinante fumare la pipa. Anche se la cosa, a volte, ci fa un po' incazzare!
Bernardo




I misteri non esistono, anche se all'uomo piace crearne per ricamarci sopra o viaggiare mentalmente in chiassà quali "voli".

Fortunatamente(o sfortunatamente, dipende dai punti di vista) viviamo in un sistema naturale che risponde a delle leggi ben precise ed "inesorabili", molte delle quali sono state descritte dalla cosiddetta fisica.

deal with it.

cheers,

TGOF

14
Generale / Valutazioni
« il: 27 Febbraio 2008, 20:47:16 »
Citazione da: "Karibil"

Comunque pensi che con un nuovo bocchino fatto ad hoc o con l'innesto di uno spessore, tipo bambù, il problema si risolverebbe lo stesso?

Karibil con schiarite all'orizzonte :)




Un bocchino fatto ad hoc risolve il problema.
Ma io ti consiglierei di lasciare tutto com'è e tentare la via che ti ho consigliato.
Semplicemente perchè sono convinto che nessuno in Italy possa farti un bocchino davvero giusto per quella pipa.
Magari ci saranno almeno 200 persone che pensano e dicono di poterlo fare, ma credimi, non hanno il "know how" di certe "proporzioni" charatan.
Anzi, non hanno la minima idea che certi "calcoli" esistano.
Ti troveresti "punto e a capo", e/o magari con un oggetto che non ha più il tiraggio e le caratteristiche charatan.





Citazione da: "samael"
Ma se il problema è con tutta probabilità di natura meccanica, vedi la presenza dell'eventuale "camera di condensazione", come può un tabacco migliorare la situazione?  :roll:
Sono particolarmente curioso, perchè alcune mie pipe (poche peraltro, ma tra di loro c'è una Dunhill e mi intristisco) soffrono dello stesso problema di umidità, costante e trasversale rispetto ai tabacchi fumati, e casualmente hanno proprio uno spazio vuoto tra perno e battente del cannello...



Il problema è di natura meccanica, però alla fine è ingenerato dalla fumata.
Nel senso che una fumata "casual"(tempi e tabacchi disparati) amplifica il difetto meccanico.

Io sono convinto(per esperienza diretta) che le pipe vanno molto meglio col "monotabacco"(TUTTE le mie migliori pipe hanno visto un solo tipo di tabacco in "vita" loro) e con fumate scandite con tempi abbastanza regolari.

Ciò non vuol dire che uno debba essere schiavo della pipa e debba imporsi presunte restrizioni, perchè alla fine ci si accorge che non sono vere restrizioni, visto che ogni fumatore ha un numero di tabacchi preferiti esiguo, ed è facile perciò dedicare gruppi di pipe(magari le più pregiate e/o amate) a singoli tabacchi ed abituarle alle tempistiche personali, lasciando qualche pipa per estemporanei esperimenti vari.

In definitiva, nel caso specifico, il ricondurre una pipa ad un "monotabacco" e a delle tempistiche precise non fa altro che rendere la pipa meno soggetta a mostrare il difetto meccanico, specie se il tabacco scelto si presta a perdonare certi difetti(ecco il perchè di quei 2 nomi. Ne potrei fare altri, ma ricadrei su tabacchi non presenti in Italia).
Dopo i 3 mesi la pipa sarà "temprata" e si potrà tornare al solito uso.
Anche se io non perderi l'occasione di godermi la perfezione di una pipa ormai "monotabacco"(sempre che quel tabacco piaccia).

Cheers,

TGOF.

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Generale / Valutazioni
« il: 27 Febbraio 2008, 09:12:44 »
Citazione da: "coureur-des-bois"
Queste Charatan, hanno problemi di vescica?
Bernardo



No.
Però slcune hanno il solito noto problema.
Nella famosa operazione di pulizia dell'ebanite avvenuta sullo stock "genovese", si sono mischiati alcuni bocchini.
Perciò alcune pipe non hanno il bocchino originale.

Questa situazione, oltre ad aver creato molte incongruenze per una corretta datazione, si riflette sulla fumata perchè non c'è perfetto "matching" bocchino/cannello.

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