Autore Topic: Inthopikomikhe e neologismi inthopici  (Letto 10778 volte)

Offline santi bailor

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #15 il: 05 Aprile 2013, 13:07:07 »
ci sarebbero anche è vero l' immhoimmhoaggio i cui sottoinsiemi, che-peraltro, caglifikandone y tratti connotativi djamesici-diathopici-internettecci, vendiviampiaggio e sciuparadicaggio, ne vanno a rafforzare il paradygma denotativo.
il buon kant l'avrebbe kantata di santa ragione,  prigioniero kom'era tra nidi di allodole e inbarazzantj diagonalismi esternalizzanti; noi che aimè siam stonat o al massimo, mediokrj musici vittime del solfeggio, torniamo in thopjc fornendo, qui ivi su(p)ino la definizione di immhoimmhaggio:
da l'americano immho e, a sua volta, da immhoimmho, opinione tipizzante -personale o di gruppo-  orientata alla contestvalizzazzione di insiemy comportamentaly e produttivy sgvaiati e/o pekorecci, finalizzati a blandire ingenui e dialfani net-avventori.
HMCIM

Offline Arnaldo da Brugges

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #16 il: 05 Aprile 2013, 13:14:40 »
Evolutivamente parlando le fasi di sviluppo e del processo di adattamento pipa-uomo, possono essere individuate nelle seguenti:

Guardaggio, lookaggio (piaciaggio)

compraggio, acchiappaggio (sei mia...)

sverginaggio (prima pipata, apertura)

iniziaggio (adattamento alla pipa e graduale formazione della crosta)

pippaggio (pipate a regime crostificato)

buttaggio (ma che gli hai fatto?)

Per quanto riguarda i termini, i più azzeccati sono sempre quelli che contengono sincreticamente più significati ovvero che rivelano verità di norma nascoste oppure un contenuto di valore superiore. Freud (che fumava la pipa) li difiniva motti di spirito...


Alternativa: il settenanismo pipesco. A voi i nomi possibili...

Offline Nic Salamandra

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #17 il: 05 Aprile 2013, 13:36:22 »
Certo, e katafottimentaggio.... ;D

Mha, torno sulla mia che di mio userò... gli manca un pelo d'estetica (sviluppaggio...), ma riporta sul congegno, mitigando un po' la deriva feticista  pur tenedo il tratto umanoide  :D.

Poi, ha ragione Onofrio, quella desinenza-rima mantenuta (rodaggio-ingranaggio), è come se "assembla, imbranca" in parallelo pipa e pipante, "congegnandoli" nell'insieme...

Vabbhe, PRRRRRRRRRRRRRRRRRRR, la pernakkia me la faccio da solo, ma poi se le parole ingranano, vi pernakkieggio io perbene ;D ;D
« Ultima modifica: 05 Aprile 2013, 14:00:04 da mirkociccio »
siamo inthopici fino in fondo

Onofrio del Grillo

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #18 il: 05 Aprile 2013, 13:43:22 »
Evolutivamente parlando le fasi di sviluppo e del processo di adattamento pipa-uomo, possono essere individuate nelle seguenti:

Guardaggio, lookaggio (piaciaggio)

compraggio, acchiappaggio (sei mia...)

sverginaggio (prima pipata, apertura)

iniziaggio (adattamento alla pipa e graduale formazione della crosta)

pippaggio (pipate a regime crostificato)

buttaggio (ma che gli hai fatto?)

Per quanto riguarda i termini, i più azzeccati sono sempre quelli che contengono sincreticamente più significati ovvero che rivelano verità di norma nascoste oppure un contenuto di valore superiore. Freud (che fumava la pipa) li difiniva motti di spirito...


Alternativa: il settenanismo pipesco. A voi i nomi possibili...

Eccellente!

Sostituirei, IMMOMIMMO,

sverginaggio con incignaggio che mi pare più consono ed amche più adatto allo sviluppaggio simbiotico pipa-uomo uomo-pipa.


Da Treccani (BAU! BAU! BAU! LONGONI MI MANCHI, COME LA FIGURINA DI BENETTI AL MILAN!):

incignare v. tr. [lat. tardo encaeniare «consacrare, inaugurare», der. del gr. tardo ἐγκαίνια «feste d’inaugurazione», da καινός «nuovo»] (io incigno, ... noi incigniamo, voi incignate, e nel cong. incigniamo, incigniate), region. – Indossare per la prima volta un abito e sim.: un casacchin color di rosa Che sua nonna incignò quando fu sposa (Pananti); era ben messa, Incignava quel giorno anzi un guarnello (Pascoli). Anche nel sign. di usare per la prima volta: i. una botte, un fiasco, cioè metterci mano, cominciare a trarne il liquido; i. il pane, il salame, il prosciutto, cominciare ad affettarlo. 

Offline Arnaldo da Brugges

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #19 il: 05 Aprile 2013, 14:21:48 »
Sì, mi piace e mi ricorda pure Zeus che si trasforma in cigno per "incignare" Leda

Offline santi bailor

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #20 il: 05 Aprile 2013, 15:00:41 »
Sì, mi piace e mi ricorda pure Zeus che si trasforma in cigno per "incignare" Leda

bella, sa di livornese-vernacoliere-vernacolare del tipo: <<deh troiaio, incigna il budello di tu ma!>>
HMCIM

Offline Nic Salamandra

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #21 il: 07 Aprile 2013, 16:43:53 »
Esprimo la mia-giustamente condivisa-sulla ripugnanza di "sverginare" in riferimento alla prima pipata.

Incignare è di molto bello e io stesso lo uso nella prima volta che la Dama del Lago prende le sembianze della regina Ginevra per fregare a monte Lancillotto... però, troppo letterario o, al contrario, troppo volgare se malinteso e geniali come sempre i cugini livornesi a farne nel loro vernacolo quanto ben citato e illustrato sopra... senza arrivare a quel punto,potrebbe apparire un atto di zoofililia di tipo aviario....

Sulla prima pipata non mi appassiono troppo... inaugurare, varare, iniziare e tantissimi altri cui l'azione sia di particolare stimolo...

Assai stimolato dal "rodaggio" devo qui dire che il lieve inestetismo di "sviluppare" (transitivo) e "sviluppaggio", mi pare colmato nel mentre sto compiendo la cosa su una piccola Brebbia curva...

Mai e poi mai ciò può minimamente influire sul'eventuale  "successo" dell'espressione, ma per quanto mi riguarda "funziona" (mo' ci ho tra le mano na Brebbia curva media  ;D )
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Offline santi bailor

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #22 il: 07 Aprile 2013, 18:47:48 »
Esprimo la mia-giustamente condivisa-sulla ripugnanza di "sverginare" in riferimento alla prima pipata.

diciamo che pipare  (piphare) e anche caricare (carihare) a firenze possono talvolta riferirsi alla conoscenza biblika.
quindi, fare conoscenza biblika,  alla prima pipata può essere, nei limiti della materia, lecito.

Mai immaginarsi in swann, nelle pieghe luminose della penombra pomeridiana, mentre s'ingannava cosciente con la propria mente a guisa di un'altra odette de crecy.
 
 
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rais

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #23 il: 07 Aprile 2013, 18:50:09 »
Incignare OK Paul  :)

Come incignare per esempio una camicia, un maglione, un paio di scarpe, una donna .........

rais

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #24 il: 24 Marzo 2014, 19:48:20 »
L'oggetto di questo topic è incomprensibile, qualcuno può tradurlo ?

rais

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #25 il: 27 Marzo 2014, 11:35:47 »
Son passati tre giorni e non avendo ricevuto nessuna risposta e in assenza di regolamento, chiedo lumi a Cristiano (cave secretarium)
Grazie  :)

Offline enrikon

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #26 il: 30 Aprile 2017, 07:08:34 »
Porto subito un esempio cardinale: l'espressione RODAGGIO. Spesso, e a ragione, qui o altrove se ne è discussa la realtà, MAI un nome diverso a questa ipotetica realtà. Il nome consueto assimila la Pipa a un qualsiasi dispositivo meccanico, nemmeno a un Utensile.... ecco, quanto scritto nel 3d sulle Capostipiti Formali, circa la "carnificazione" del Legno mediante l'uso, può ad esempio stimolare una espressione più idonea al mondo vivente, che non a un meccanismo.... e se sì, quale...?
Attenzione però a far fuori termini ormai consueti ed accettati dai più. Pensiamo ad esempio a quando vorremo rivendere una delle nostre pipe: non potremo più dire "vendo pipa rodata" che fa molto fico, magari premettendo "dalla mia collezione personale..." che fa ancora più fico e alza le quotazioni; ma ci vedremo costretti a scrivere vendo pipa sbavata, oppure sbiascicata, che secondo me non fa lo stesso effetto, con un netto calo della valutazione dei nostri amati strumenti da fumo.

Quindi pensiamoci bene.

Offline Nic Salamandra

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #27 il: 30 Aprile 2017, 11:51:54 »
Giusto, i neologismi non di meno hanno negli inventori la causa  della loro esistenza ma poi spetta agli spontanei utilizzatori farli attecchire...., piacciano o meno a una parte di utenti potenziali. Entro certi limiti, con le mutate e incrementate relazioni tra appassionati mediante la Rete, il bisogno di estendere o rompere le strettoie delle convenzioni, rende quasi inevitabile che qualcosa spontaneamente accada. Inseminare un laboratorio può in tal senso essere un lavoro meno fatuo di quanto può sembrare. Circa ipotetici attecchimenti, essi possono essere semplicemente constatati, senza che ciò comporti un uso obbligato da parte di nessuno. Però tutti capiscono tutto e dunque la nuova convenzione sarebbe entrata e punto.  ::) :)
« Ultima modifica: 30 Aprile 2017, 11:54:20 da Nic Salamandra »
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Offline Nic Salamandra

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #28 il: 30 Aprile 2017, 12:05:45 »
Si possono altresì distinguere espressioni esistenti che non danno ragione all esperienza cui sino collegate, e vuoti da riempire ex novo, come nel caso del caricamento non curante e brutale o, come esempio della prima categoria, il famoso rodaggio, su cui ho semplicemente rilevato perplessità altrui....
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Offline Nic Salamandra

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Re:Inthopikomikhe e neologismi inthopici
« Risposta #29 il: 30 Aprile 2017, 12:14:53 »
Altro problema è la s-navalizzazione, che poi è un aspetto dell anglicismo imperante. Ne è l esempio l uso del termine Burley per identificare curati ad aria di stampo tropicale, come d uso in pipa nel blocco continentale europeo, e Nave e Chiesa come macro categorie per distinguere radicalmente queste fattispecie...roba che uso praticamente solo io ma insisto perché la problematica è estremamente reale e poi sento che la cosa può essere sempre più capita e gradita da un numero sufficiente di interessabli....
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