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Generale / involuzione, evoluzione, cambiamento.
« il: 18 Gennaio 2018, 11:16:13 »
Buongiorno a tutti, scrivo per conoscere i vostri pareri in merito a ciò che ultimamente mi sta capitando.
Riepilogo brevemente la mia "storia" di fumatore di pipa.
Sono stato iniziato nel 1998 alla classica e giusta maniera con una raganella dritta classica e tabacco amphora regular, tabacco che abbandonai abbastanza presto passando al lato oscuro del latakia.
E' giusto precisare che già all'epoca ciò che fumavo era per i capi di stato maggiore della pipa quasi sterco.
"Il balkan non è più lui" mi diceva con disgusto colui al quale avevo offerto una carica, "il nightcap è pieno di cavendish" esclamava quello che spipacchiava allegramente del black mallory. Tutti era concordi però sul fatto che non esistevano già più le vere EM full dopo le dipartite dei sullivan's e cotton.
Io me ne impipavo.
Abbastanza presto però ero ormai assuefatto e rimasi folgorato sulla via del flake (del virginia). Fu una vera mania e consumavo quintali del capstan made in england.
Studiando prima e lavorando poi, le mie 5/6 fumate al giorno le facevo e la mia dieta era composta principalmente da capstan, st.bruno, royal yacht, caledonian blu, de luxe navy rolls e 3 suore con qualche virata sulle EM (in particolare il caledonian verde, ashton 1 e 2). Per non farmi nmancare niente consumavo anche qualche "aromatico" principalmente il rose & crown e l'indigo (entrambi flake), holger danske e sunday fantasy.
Poi vennero i Samuel Gawith.
Ora lavoro tutto il giorno, a casa fumo pochissimo ed è già tanto se riesco a tenere la media di una o due pipate al massimo al giorno. Diminuisce la quantità ma aumenterà la qualità? Ora però mi ritrovo a pipare principalmente i tanto disprezzati "aromatici" e lo faccio con gran goduria...ma che mi sarà mai capitato?
Riepilogo brevemente la mia "storia" di fumatore di pipa.
Sono stato iniziato nel 1998 alla classica e giusta maniera con una raganella dritta classica e tabacco amphora regular, tabacco che abbandonai abbastanza presto passando al lato oscuro del latakia.
E' giusto precisare che già all'epoca ciò che fumavo era per i capi di stato maggiore della pipa quasi sterco.
"Il balkan non è più lui" mi diceva con disgusto colui al quale avevo offerto una carica, "il nightcap è pieno di cavendish" esclamava quello che spipacchiava allegramente del black mallory. Tutti era concordi però sul fatto che non esistevano già più le vere EM full dopo le dipartite dei sullivan's e cotton.
Io me ne impipavo.
Abbastanza presto però ero ormai assuefatto e rimasi folgorato sulla via del flake (del virginia). Fu una vera mania e consumavo quintali del capstan made in england.
Studiando prima e lavorando poi, le mie 5/6 fumate al giorno le facevo e la mia dieta era composta principalmente da capstan, st.bruno, royal yacht, caledonian blu, de luxe navy rolls e 3 suore con qualche virata sulle EM (in particolare il caledonian verde, ashton 1 e 2). Per non farmi nmancare niente consumavo anche qualche "aromatico" principalmente il rose & crown e l'indigo (entrambi flake), holger danske e sunday fantasy.
Poi vennero i Samuel Gawith.
Ora lavoro tutto il giorno, a casa fumo pochissimo ed è già tanto se riesco a tenere la media di una o due pipate al massimo al giorno. Diminuisce la quantità ma aumenterà la qualità? Ora però mi ritrovo a pipare principalmente i tanto disprezzati "aromatici" e lo faccio con gran goduria...ma che mi sarà mai capitato?