Ritrovo Toscano della Pipa

A Radda c'ero!!!!

Bei tempi!

Io arrivai solo nel settembre 2004, sempre tramite Flp...

Io arrivai prima.
Grazie a Sebastian, di cui sono ancora amico tramite fb.

Che dire?
Arrivai in esilio.

Dopo pochi mesi venni cacciato da flp.
Portai via con me i lombardi/piemontesi scontenti e fondammo il calabash.it.
(Il calabash come club esisteva da alcuni anni).

Ho scazzato e sclerato pure qua.
Ma sono ancora un frequentatore, libero di dire la mia.

Questa è classe!!!
(Lo disse anche un certo J.N. in un albergo chiuso per la stagione invernale).

Perchè non rispoverare il PGPC?

E' a metà strada.

Lodi sarebbe contento.
TUTTI gli volevano bene (a parte i quattro mediocri/spioni/maldicenti pipastri sapientoni di un certo pipa club milansese) e per un'occasione come questa credo siano tutti ben contenti di sotterrare l'ascia di guerra.

Per un Amico come Carletto verrei anche a piedi.

Figo!

C'è anche il Kagnaccio!!!

Io adoro la figa!

Chi rilancia?

Io adoro Chiasso

1- La pressione fiscale sui tabacchi in Italia è molto più alta che altrove.

2- I prodotti trattati da Lubinski non permettono un rinnovo in tempi brevi del magazzino. Questo incide sicuramente sulla gestione. Provo a spiegarmi: un conto è dividere i costi di gestione (luce, stipendi, imposte fisse, provvigioni e altro) su prodotti come le sigarette, che nel giro di pochi giorni gli permetterebbero di rinnovare il magazzinio. Un altro conto è ripartire gli stessi costi in prodotti di nicchia (perchè è questo che tratta il sig. Lubinski), che stanno fermi per un periodo più lungo.
Esempio pratico: In un anno una tonnellata di Marllboro o Camel permettebbe il reinvestimento del capitale iniziale molte ma molte più volte che una tonnellata di trinciati da pipa.
Così si spiegherebbe (forse) perchè in Svizzera sigarette e cubani costino come in Italia, mentre i trinciati (in Svizzera fumano la pipa molto di più che in Italia) siano proposti a prezzi più bassi.
Volendo fare accademia, non dimentichiamo che le bionde vennero importate/imposte dagli alleati alla fine della seconda guerra mondiale.
Prima c'erano i Toscani, la pipa e le sigarette nazionali dal tabacco scuro.
Non essendo stata la Svizzera occupata dagli Yankee, gli svizzeri continuarono (+ o -) con le loro abitudini.

Dirò di più: Dunhill, Ashton etc rappresentano tutto sommato un "evento limitato".
I rivenditori specializzati sono quasi interamente concentrati nei grandi centri industriali o turistici.
Nel resto del paese la gente continua a fumare, quello che il tabaccaio sotto casa riesce a procurare.

La colpa quindi è dei rappresentanti, che si limitano a visitare (con la minima spesa e impiegando poco tempo) i tabaccai, che sicuramente garantiscono loro almeno il minimo provvigionale.

3- Un articolo, che lessi su uno degli ultimi numeri di "Smoker" (o "Smokers"?) di Marzia Bertacca, riportava che la differenza di prezzo a tonnellata tra tabacchi da pipa e tabacchi da sigaretta era di soli pochi dollari e forse anche meno.....

Chiaro?
No?
Fa niente.
Anch'io ho perso il filo.

Vi ringrazio ma:
Odio Milano
La politica mi fa schifo
E non è che con Dio io ci vada molto d'accordo.

Ecco.

Ok. Mi farò bastare la carica di "Sfoltitore" sul calabash.
Già che ci sono....