Autore Topic: Arìva la Macbarènika  (Letto 7020 volte)

Offline Nic Salamandra

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Arìva la Macbarènika
« il: 01 Settembre 2016, 15:34:22 »
http://pipesmagazine.com/blog/pipe-news/mac-baren-acquires-brands-from-imperial-tobacco/

Come non "accontentare" rho... ovviamente per Capstan leggasi anche St. Bruno e three Nuns e per Amsterdamer una caterva di Baai sconosciuti. Pei Latakiati fanno i loro, ora un Flake che ha un gradimento altissimo a tobaccorewiv (relata....)

Per gli Americani trovo più specie di 7 seas....

Insomma, tutti i generi e nazionalità.

Questo è, il concorrente reale sono le Botteghe Confederate un po' più sotto nel Baltico. Quasi nessun altro si occupa più dell'argomento, bisogna dire.

Join Venuture... bhe, si parla di FIAT-LANCIA e un tempo sarebbe suonato strano come Mac Baren Amphora, o Borpa Komminthern per nome e cognome. Mi parre qualcosa di più.... Poi, ci si fa l'abitudine :-O (???????)
« Ultima modifica: 01 Settembre 2016, 15:36:39 da Nic Salamandra »
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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #1 il: 01 Settembre 2016, 16:28:47 »
Ecco, questa è veramente una notizia di melma.
Grazie Nik cercherò di fare scorte prima della fine definitiva.

p.s. i 7 seas li ho provati, regalati dall'amico Mister Hajenius, ad Amsterdam prima che uscissero. Una bella schifezza!
Io studio l'ignoranza, sondo la stupidaggine, anatomizzo la puerilita', faccio la vivisezione di cio' che e' grottesco e imbecille sull'esistenza del prossimo...documento adattissimo per arricchire il museo della cretineria (Petrolini)

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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #2 il: 01 Settembre 2016, 16:54:17 »
i 3 seven Seas (bianco blu e giallo, poi vedo rosso e nero) sono semplicemente una rieditazione dei Captain Black omocromi, per cui il genere naturalmente piace o non... Tenuto conto di ciò, non li ho trovati male.

Pel resto, è ottima l'idea del Cavaliere di postare qui le impressioni che si avranno su tutta la congerie. Quello che mi pare evidente, è che l'alternativa è il nulla e la non esistenza di tutti quei marchi.

Speriamo provino ad essere alla possibile "altezza" del compito. Il Capstan confermo che non è male, se pure ben conosco e più amo "l antecedente"... ;) ;D
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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #3 il: 01 Settembre 2016, 17:08:58 »
scritto così, il  капитан черный, perde la propria peculiarità catabolica per ricongengnarsi in un'essenza contratta fino ad assumere le valenze di un passaggio acquoso tarkowskyano, sospeso nel tempo-senza-tempo, meravigliosamente ignoto-senza-imprevisto.

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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #4 il: 01 Settembre 2016, 18:05:16 »
Ti chiedo scusa, caro Nic ma, senz'altro per i miei limiti, non ho capito bene quello che vuoi dire. Capisco che oggi  è tutto come in un grande "scatolone" dove pochissimi grandi gruppi si accorpano tra loro e che i marchi che una volta contraddistinguevano una produzione oggi rientrano in un unico grande calderone produttivo / distributivo. Non ho capito bene il riferimento a 7 Sails, visto che mi risulta da sempre una produzione Mac Baren fatta per i Fumatori che vogliono un tabacco di gusto "americaneggiante". Ti chiedo, se possibile, di esprimere in modo un po' più chiaro e approfondito i tuoi concetti sicuramente estremamente interessanti.

Saronni, hai fatto un bellissimo discorso, ma per la mia ignoranza è ermetico ed incomprensibile come pochi altri ne ho letti fino a oggi... ::) ???
« Ultima modifica: 02 Settembre 2016, 15:12:37 da RHODESIAN »
...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #5 il: 01 Settembre 2016, 18:30:11 »
quindi anche i Fribourg ???
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Offline Nic Salamandra

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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #6 il: 02 Settembre 2016, 08:41:35 »
Ottimo Rho, tu mi hai sollecitato dopo l’autoaugurio di buone ferie e la gatta presciolosa…. Comnq l’operazione 7 seas in qualche modo anticipa questa e ho scoperto un arricchimento di 2 esemplari, rosso e nero, che se continuano a seguire lo schema Captain Black dovrebbero essere rispettivamente white Burley e BC. Il tutto è moderneggiante, non strettamente americaneggiante, ma anche nelle Ere più prossime a noi, la Scuola è lì. Poi ci è andato sopra il Cavaliere…

… a proposito del quale porgo alcune considerazioni forse valide per molti, che possono consolarlo. 1) Amphora… a qualcuno interessano? Se sì, molto legittima la Speranza che possano stabilizzarsi-migliorare. 2) Amsterdamer e BAAI vari: dopo mille anni che non abbiamo più Clan e Fliyng Regular,  O l’Egberts 44, e lo Schipper Tabak è un UFO che non capisci mai se residuo pre bellico o (rara) riproposta,  forse a qualcuno, io ad esempio un pochino, può interessare il dispositivo taglio fino, miscela complessa, Jawa Cigar Leaf. Dunque dato assolutamente positivo perché aggiunge e non toglie nulla.

 3) Trinità CapstanSuoreBruno: sono decisamente sfigurati e spariti dal nostro orizzonte dal Nuovo Millennio a prima, e diverse generazioni Imperial sono già da lustri scipite. Di sicuro, le Suore svizzere di 10 anni fa, prese a Chiasso, erano inferiori al Dark Twist (!), mentre questo Casptan migliora un pochino un assaggio sempre della stessa epoca, evidentemente Imperial. Il St. Bruno Flake  non so, penso sia la stessa cosa, ma è ovvio che trattandosi di MacBaren tutti faranno il confronto con gli anni 80-90, soprattutto se non erano ancora nati, ché il Pensiero Unico adora Status Symbol e precocità. C’è poi da dire che la maneggevolezza “pop” dei Flake MacBaren è vicina a  quella dell’ Epoca eroica delle Major, per cui merceologicamente i prodotti sono molto simili. Legittimo sperare che tale somiglianza non sia superficiale al 100% anche con l’epoca d’ oro. Poi, li riabbiamo-riavremmo, come possibilità unica e a contropartita zero.

4) Scaferlati. Certo, molti di noi amano il cubetto, che per i più è solo the riarso grigio. Sparisse, mi dispiace, per me è iconico, a 17 anni facevo l’intellettualino francese, con Ropp e queste fattispecie. Bisogna però dire che la MacBaren si sta efficacemente impiegando nel rollo, aggiungendo al natural mode (ovviamente) anche l’additivi zeri e addirittura il BIO. Del tutto assurdo diano una veste merceologica diversa a questo storico prodotto da sempre border line? Perché i Tabacchi di Filiera Rurale non dovrebbero meritare l’interpretazione internazionale?. Ce n’è abbastanza per aspettare, fumare, scrivere, commentare.

Conclusione: Per me questa non è una situazione ideale, ma comprensibile dato l’abisso… però è spesso in fondo al Baratro che gatteggiano le scintille di Utopia. Mac Baren non si occupa evidentemente si semois, toscani e SG… e a proposito di Joint Venture,  SG e G&H ne hanno fatta una dopo un secolo e mezzo e oltre di separazione, con rafforzamento della connessione anche per il Mercato Italiano (altrimenti non avrei mosso le mie affettuose “critiche” da supporter della primissima ora). Con questi 2 Trust che erogassero buona parte del repertato, saremmo, se si esclude il Rinascimento abortito di inizio Millennio, nella fase meno lontana dai Tempi d’Oro, in quanto a varietà e fornitura.
« Ultima modifica: 02 Settembre 2016, 09:34:32 da Nic Salamandra »
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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #7 il: 02 Settembre 2016, 10:00:26 »
Restano le vitarbe...
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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #8 il: 02 Settembre 2016, 10:12:39 »
Grande Nic!

Segue qualche considerazione:

Poi ci è andato sopra il Cavaliere…

Non sono tabacchi di qualità, fumabili ma non di qualità: è un dato oggettivo. Poi, se per risparmiare, praticità, facilità di acquisto ecc. compri la pizza di Auscianne ti capisco, ma la pizza der Moretto nun se batte e io mangio quella:

https://it-it.facebook.com/Forno-Moretto-1701959583374579/

… a proposito del quale porgo alcune considerazioni forse valide per molti, che possono consolarlo. 1) Amphora… a qualcuno interessano? Se sì, molto legittima la Speranza che possano stabilizzarsi-migliorare. 2) Amsterdamer e BAAI vari: dopo mille anni che non abbiamo più Clan e Fliyng Regular,  O l’Egberts 44, e lo Schipper Tabak è un UFO che non capisci mai se residuo pre bellico o (rara) riproposta,  forse a qualcuno, io ad esempio un pochino, può interessare il dispositivo taglio fino, miscela complessa, Jawa Cigar Leaf. Dunque dato assolutamente positivo perché aggiunge e non toglie nulla.

Sperem...

 3) Trinità CapstanSuoreBruno: sono decisamente sfigurati e spariti dal nostro orizzonte dal Nuovo Millennio a prima, e diverse generazioni Imperial sono già da lustri scipite. Di sicuro, le Suore svizzere di 10 anni fa, prese a Chiasso, erano inferiori al Dark Twist (!), mentre questo Casptan migliora un pochino un assaggio sempre della stessa epoca, evidentemente Imperial. Il St. Bruno Flake  non so, penso sia la stessa cosa, ma è ovvio che trattandosi di MacBaren tutti faranno il confronto con gli anni 80-90, soprattutto se non erano ancora nati, ché il Pensiero Unico adora Status Symbol e precocità. C’è poi da dire che la maneggevolezza “pop” dei Flake MacBaren è vicina a  quella dell’ Epoca eroica delle Major, per cui merceologicamente i prodotti sono molto simili. Legittimo sperare che tale somiglianza non sia superficiale al 100% anche con l’epoca d’ oro. Poi, li riabbiamo-riavremmo, come possibilità unica e a contropartita zero.

Mah...

4) Scaferlati. Certo, molti di noi amano il cubetto, che per i più è solo the riarso grigio. Sparisse, mi dispiace, per me è iconico, a 17 anni facevo l’intellettualino francese, con Ropp e queste fattispecie.

Fino a quando vivrà Manil non ci saranno problemi e possiamo fare bellamente a meno del Caporal che sta distante anni luce dai prodotti del belga; anche se, fumarlo a Parigi (chi ha vissuto a Parigi da giovane lo fumava sulla giostra) fa molto fico.

Bisogna però dire che la MacBaren si sta efficacemente impiegando nel rollo, aggiungendo al natural mode (ovviamente) anche l’additivi zeri e addirittura il BIO.


Qui tu ci vedi del positivo. Invece questa cosa è altamente negativa. Ho già scritto in proposito,  per cui rimando all'apposita discussione:

http://www.toscopipa.com/index.php?topic=1186.msg22199#msg22199

in particolare, per comprendere meglio l'enormità del danno prodotto dal fenomeno ryo ai fumatori di pipa bisogna leggere, studiare e ripetere a memoria questo:

http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0036487

così, forse, la smettiamo di battere le mani.

Del tutto assurdo diano una veste merceologica diversa a questo storico prodotto da sempre border line? Perché i Tabacchi di Filiera Rurale non dovrebbero meritare l’interpretazione internazionale?.

Chiaravalle vs Manil: due modi diversi, due mondi diversi.
Chiaravalle pare se ne fotta della pipa, ma aspetto di essere smentito. Da Manil ci devi andare, come dar Moretto, ...non trovi la qualità da Auscianne.


Conclusione: Per me questa non è una situazione ideale, ma comprensibile dato l’abisso… però è spesso in fondo al Baratro che gatteggiano le scintille di Utopia. Mac Baren non si occupa evidentemente si semois, toscani e SG… e a proposito di Joint Venture,  SG e G&H ne hanno fatta una dopo un secolo e mezzo e oltre di separazione, con rafforzamento della connessione anche per il Mercato Italiano (altrimenti non avrei mosso le mie affettuose “critiche” da supporter della primissima ora). Con questi 2 Trust che erogassero buona parte del repertato, saremmo, se si esclude il Rinascimento abortito di inizio Millennio, nella fase meno lontana dai Tempi d’Oro, in quanto a varietà e fornitura.


Vedremo...ma non sono fiducioso

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« Risposta #9 il: 02 Settembre 2016, 10:39:44 »
Dimenticavo

 :-* ;)
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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #10 il: 02 Settembre 2016, 15:36:00 »
Grazie Nic.

Quindi sostanzialmente il problema è visto sotto diversi aspetti, come ad esempio: è meglio avere un Amsterdamer prodotto da MacBaren e non più dalla Seita (che mi sembra però sia da molti anni che lo faceva produrre su licenza), o non averlo affatto?
Il punto è che produzioni così caratteristiche, come quella degli Scaferlati, cambiati nel gusto come nel confezionamento, forse meritano l'internzionalizzazione, come dici tu, ma per me sarebbe stato meglio se fossero rimasti come erano, che piacessero o no.

Se, come mi pare di capire sia per te, era meglio il Capstan precedente (stessa sorte se non ho capito male dovrebbe toccare anche al Park Lane), in questo passaggio di produzione ci abbiamo rimesso un po' e mi chiedo quali siano le reali ragioni che hanno portato a questi passaggi produttivi, che purtroppo tendono per forza di cose ad uniformare alcune caratteristiche, ovviamente anche organolettiche, che fanno perdere quella nota distintiva delle singole produzioni originali.

E' un po il concetto per cui molti "inglesi" prodotti da Kholhase & Kopp, pur mantenendo personalità distinte hanno comunque qualcosa in comune, almeno per il mio modesto parere: vedi Rattray's e McConnell che, pur con miscele anche molto differenti, per me mantengono una certa "famigliarità", tanto che io li ho fumati abbastanza indifferentemente passando da un marchio all'altro come se passassi da una miscela all'altra della stessa marca.

Non dico che certe situazioni siano solo e comunque negative. Infatti, se, come tu hai sostenuto ed evidenziato in altro 3D, MacBaren "aromatizza" con alimenti "veri" ed ha sue produzioni di tabacco selezionate, ecc., può essere che anche un accorpamento di produzione non sia lesivo della qualità del prodotto, anzi; ma che si vada verso un appiattimento ed un'uniformazione delle caratteristiche di marchi diversi, mi pare scontato e poco piacevole.
In fondo una volta si diceva "vive la difference"!

Gawith & Hoggard e Samuel Gawith sono una questione un po' diversa, da quanto mi risulta e già segnalato sulle pagine di questo forum. Il problema che ha portato alla riunificazione, dovrebbe stare nei grossi danni subiti da SG durante alluvioni passate, che lo hanno obbligato a chiedere aiuti nella produzione, che riportano a questo accorpamento, tanto che, come ho già scritto, probabilmente in Italia tra poco vedremo Gawith & Hoggard in affiancamento/sostituzione a SG.

...e attribuirete alla vostra pipa la strana facoltà di fumarvi

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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #11 il: 02 Settembre 2016, 16:17:37 »
Il Park Lane non mi pare sia Imperial e, comunque, nell'elenco di cui al link non compare.
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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #12 il: 02 Settembre 2016, 17:30:48 »
Il Park Lane è dello Scandinavian Tobacco Group http://www.st-group.com/en/about

P.s. mi dice il mio tabaccaio che presto tutte le confezioni saranno da 30 grammi
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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #13 il: 02 Settembre 2016, 17:32:25 »
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Re:Arìva la Macbarènika
« Risposta #14 il: 02 Settembre 2016, 17:51:58 »
Il Park Lane non mi pare sia Imperial e, comunque, nell'elenco di cui al link non compare.

L'informazione arriva da un tabaccaio di Firenze, lo stesso che mi aveva già dato l'informazione del passaggio di Amphora sotto MacBaren e della Joint tra SG e Gawith & Hoggart.
Può darsi che nel caso di Park Lane si sia sbagliato...
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